"Il suo era tra i ritorni più attesi di questa 45ª edizione. Una delle voci più apprezzate di sempre al Rof, un fuoriclasse che non ha sbagliato un ruolo e che è sempre riuscito ad entusiasmare il popolo rossiniano. E anche questa volta nel ruolo deI Gamberotto, tenutario agricolo arricchito nel dramma giocoso di Gaetano Gasbarri musicato da un Rossini appena dicianovenne, per il baritono di Palermo (cittadino onorario di Pesaro), è stato un diluvio di appalusi. Convincente e divertente sulla scena ha mostrato tutte le sue doti di grande interprete e confermato ancora una volta di essere uno dei migliori baritoni rossiniani al mondo”
(Claudio Salvi, Il Resto del Carlino)
"[…] el superlativo Gamberotto del barítono Nicola Alaimo, que desbordó el teatro por volumen, humor y dominio del genuino “buffonismo” rossiniano. Ya marcó terreno desde su cavatina “Mentre stavo a testa ritta” y en todas sus otras intervenciones, no solo vocalmente, a causa de su pletórico centro, agudo bien sostenido y unos graves rotundos, que cimentan una vocalidad generosa, sino también por su trabajo actoral, desde la expresividad de su cara y gestualidad, y todo sin cargar las tintas,”
(Josep Subirá, Scherzo.es)
"Nicola Alaimo è un Gamberotto che si muove nel suo naturale elemento, gli basta entrare in scena e il palcoscenico è tutto suo nella realizzazione di un personaggio di irresistibile comunicativa, giustamente festeggiatissimo.”
(Gabriele Cesaretti, RivistaMusica)
"Mattatore della serata è stato il baritono Nicola Alaimo nel ruolo di Gamberotto, padre di Ernestina. La padronanza del palcoscenico, la qualità della voce (bel colore, grande spessore, estensione, notevole peso), la dimestichezza con lo stile rossiniano, la capacità di interpretare ruoli di carattere, uniti alla lettura satirica del regista, gli hanno permesso di costruire un grande personaggio.”
(Giosetta Guerra, Teatrionline)
"[…] le Gamberotto truculent à souhait de Nicola Alaimo, confondant d’expressivité – il sait donner un sens à chaque mot et à chaque phrase – et de présence scénique, sans parler de sa voix extrêmement bien projetée et homogène, sur laquelle les années semblent n’avoir aucune prise.”
(Claudio Poloni, Concerto.net)
"Dominador absoluto de la representación fue Nicola Alaimo en una interpretación vocal y escénica referencial y difícil de superar de Gamberotto”
(Raúl Chamorro Mena, Codalario.com)
"la extraordinaria labor de Nicola Alaimo en un papel a su medida (también por la dificultad vocal: tuvo un par de agudos realmente difíciles que afrontó como si nada) que le valió aplausos cálidos en sus dos arias (interminables los posteriores a la segunda) y una ovación extraordinaria en los saludos finales. Este Gamberotto es para el recuerdo.”
(Jorge Binaghi, MundoClasico)