Giulia Mazzola - Soprano - W
La Bohème
Teatro Verdi, Padova
24/10/2023
"Ottima anche Giulia Mazzola, che, con la sua voce brillante e le sue capacità interpretative incarna perfettamente il ruolo della sua Musetta: dimostra di essere sempre in linea col suo personaggio, non certo facile, che deve passare dallo spiritoso al drammatico senza soluzione di continuità."

(Michele Campione, GbOpera)


"Riuscitissima la Musetta di Giulia Mazzola, che riesce non solo a fendere la baraonda delle scene d’insieme grazie al diamante della sua voce, ma addirittura a farlo con espressività e ricercatezza."

(Mauro Masiero, Connessi all'Opera)

I Lombardi alla prima crociata
Teatro Regio, Parma
23/09/2023
"Giulia Mazzola tient le rôle de Viclinda, trophée disputé entre Pagano et Arvino, disparaissant à l'issue du premier acte. Ce temps lui suffit néanmoins à marquer le contraste entre sa prière et l'affirmation de son caractère, avec une passion nourrie de style bel cantiste. L'interprète parvient même à juxtaposer avec agilité ces livraisons vocales très différentes : le doux legato du récit et la colère ardente en ensemble."

(Mark Everist, Olyrix)

Il matrimonio segreto
Teatro Regio, Parma
12/02/2023

“Il soprano ha una bella voce, buon gusto musicale, sa donare inflessioni tenere, dispettose, sognanti e birichine alla protagonista e si muove bene sul palcoscenico, recitando e danzando”

(Lucia Brighenti, Gazzetta di Parma)

“Carolina ha la voce rotonda del soprano Giulia Mazzola che conquista la simpatia del pubblico non solo per la bravura vocale ma anche per la spigliatezza scenica e la grande capacità comunicativa. Doti che emergono particolarmente nella sua aria “Perdonate, signor mio””

(Patrizia Monteverdi, Operaclick)

L'elisir d'amore
Roma, Teatro dell'Opera
11/01/2023

“Giannetta solitamente passa quasi inosservata, ma non qui, perché Giulia Mazzola ha una personalità d’attrice prorompente, ma mai sopra le righe, e soprattutto una voce ben più che da comprimaria: la sua scena col coro del secondo atto diventa inopinatamente tra le più riuscite dell’opera, anche grazie alle voci femminili preparate splendidamente dal maestro del coro Ciro Visco. Quando poi alla scena si aggiungono Nemorino, Adina e Dulcamara, la Giannetta della Mazzola svetta con i suoi acuti anche sopra Adina, come d’altronde è scritto.”.

(Mauro Mariani, giornaledellamusica.it)

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