“La giovane Agostina Smimmero ha sorpreso l’ennesima volta nella parte della Cieca, si è calata con la naturalezza sorprendente nei panni della vecchia madre della Gioconda indossando un abito sobrio nero e occhiali neri che hanno nascosto il suo bel viso. La cantante napoletana ha una voce rara, da vero contralto, dal timbro scuro e dalle sfumature mielose; ha gestito nel modo eccellente il registro basso, ma ha brillato anche nei centri ed è salita senza fatica. Negli anni passati è stata sempre lei ad interpretare il ruolo della madre della Gioconda, a Modena, Barcellona e Nizza: la sua prestazione veronese ha deliziato l’orecchio e ha scosso il cuore, particolarmente nel celebre assolo “Voce di donna e d’angelo”.
(Irina Sorokina, L'Ape musicale)
“Agostina Smimmero è una Cieca remissiva e dolente che riesce a conquistare il pubblico con una bella e accorata esecuzione di “Voce di donna o d’angelo” che scatena i primi applausi a scena aperta della serata.”
(Martino Pinali, OperaClick)
“La Cieca è Agostina Smimmero, voce da autentico contralto gestita in questa occasione con apprezzabile misura, in grado di delineare il ruolo con duttilità ed espressione patetica intensa.”
(Roberto Mori, Connessi all'opera)
“[…]but of the female singers it was Agostina Smimmero as La Cieca, dressed in black and with circular dark glasses to emphasise her blindness, who most captivated the audience with her rich, fruity voice and powerful stage presence – in Act I her ‘benedizione’ was still sounding when spontaneous applause broke out.”
(Janet Banks, IoCo.de)
“Agostina Smimmero est une Cieca -l'aveugle- expérimentée (elle l'incarnait l'an dernier à Toulouse), en un contraste d'autant plus éloquent soulignant la fatalité, la misère et la pauvreté qui s'abattent sur elle (là encore en pleines résonances véristes). Sa voix de mezzo-contralto est marquante et à la fois agréablement sombre et dense, affrontant les lignes de chant avec ductilité, souplesse et une intense expression.”
(Maggiolen Uscotti, Olyrix.com)
“Agostina Smimmero ha rinverdito la memoria delle profonde voci di contralto di una volta tratteggiando una Cieca di notevole presa teatrale.”
(Davide Annachini, delTeatro.it)
“Agostina Smimmero è La Cieca e sembra impossibile immaginarla fuori da quel ruolo. Estensione vocale notevole e presenza scenica eccezionale.”
(Elena Canovo, Heraldo)