“Il parziale cambio di cast rispetto alle recite nei teatri precedenti ha visto la presenza di Nahuel Di Pierro come sostituto quasi dell’ultimo momento. Sostituzione indubbiamente di lusso, stante il prestigio del nome, e difatti la sua è stata una prestazione di eccellenza. […] la vocalità calda e avvolgente, l’estensione ragguardevole in alto e in basso e la precisione della coloratura hanno reso pienamente giustizia al personaggio, tanto nella pomposità di “Bella Italia alfin di miro” che nei duetti con Selim e Fiorilla e negli assiemi, condotti sul crinale mai superato della giusta verve da opera buffa.”
(Domenico Ciccone, OperaClick)
Nei panni del protagonista Selim c'era il basso Nahuel Di Pierro, dalla voce morbida, omogenea nei registri, con una buona emissione, una corretta dizione e una credibile recitazione. Ben eseguita la cavatinetta "Bella Italia alfin ti miro”, veramente efficace il duetto "D'un bell'uso di Turchia.”
(Marco Sonaglia, Operateatro)
Nel ruolo di Selim è subentrato a una settimana dalla prima, sostituendo un collega indisposto, Nahuel Di Pierro, che si è confermato solidissimo professionista e interprete sempre a fuoco, a suo agio nei panni ironici e blasé di un turco che, in tempi di soap ambientate sulle rive del Bosforo, sembra uscito dritto dritto da una puntata televisiva.
(Gabriele Cesaretti, Rivista Musica)