"Insomma, è stata una bella serata. Il merito spetta in primo luogo a Francesco Cilluffo, sommo sacerdote dell'opera italiana fra Verdi e Puccini, così convinto da Boito da convincerne anche l'ottima Orchestra (buono anche il Coro, ma avrebbe bisogno di rinforzi) e soprattutto il pubblico."
(Alberto Mattioli, Il Foglio)
"...questa produzione cagliaritana, che è stata programmata come davvero meglio non si poteva. Partendo dal “manico”, ossia dalla bacchetta di Francesco Cilluffo: come Donato Renzetti e Giuseppe Grazioli — che l’hanno preceduto in questa serie di riscoperte del ‘900 italiano — il direttore torinese conosce benissimo e ama questa musica, ed è capace di esaltarne i pregi e occultarne talune magagne, con un dominio che è insieme tecnico e, come dire, “spirituale”."
(Nicola Cattò, Musica)