"Il resto del cast è ricoperto da artisti davvero di lusso. Suzuki è il mezzosoprano in costante ascesa Teresa Iervolino, che possiede nei gravi un timbro bronzeo che è dir poco definire fascinoso, sicurezza assoluta nel passaggio di registro, una dizione perfetta e un qualcosa di profondamente nobile nell’accento che aggiunge spessore a una parte forse non del tutto gratificante, ma essenziale sul piano drammaturgico in quanto costante richiamo di Butterfly alla realtà. Il pubblico capisce la qualità eccelsa del suo canto e le tributa alla fine un applauso degno di una parte protagonistica. Non resta che attendere il futuro sviluppo di questa artista, reduce da grandi successi nella rossiniana Cenerentola e proiettata molto probabilmente nel repertorio belcantistico, ma che sarebbe una gioia ascoltare gradualmente in parti drammatiche, ad esempio come Charlotte del Werther o persino in alcuni grandi ruoli verdiani.”
(Roberto Scoccimarro, Première Loge)