Silvia Frigato - Soprano - W
Pigmalione
Teatro Sociale, Rovigo
03/12/2023
"Silvia Frigato presta la freschezza di una voce cristallina al ruolo della ninfa Eburnea e mette in campo un assoluto dominio del ruolo. Frigato si conferma non solo sempre sorvegliata nelle emissioni e nell’omogeneità dei registri, ma anche musicalissima e attenta al testo."

(Elena Filini, Connessi all'Opera)


"Silvia Frigato nel ruolo di Eburnea è vivace e svagata, in fondo è una ninfa, ma non tanto da perdere il controllo degli intrighi. La freschezza del timbro si addice al personaggio cui si aggiunge la qualità dell’esecuzione che culmina in una bella aria finale, T’annoda a questo petto, resa indimenticabile da una interpretazione a dir poco ispirata."

(Daniela Goldoni, OperaClick)


"Eburnea: Silvia Frigato, soprano, esperta interprete di opere barocche, bellissima voce, ha affrontato le arie impegnative con la bravura e la sicurezza che le appartengono e fanno di lei un’acclamata interprete presente in tantissime produzioni."

(Mirko Bartolucci, Arte e Arti)

Monteverdi sacred and secular,
Monteverdi Festival di Cremona
26/06/2023

"Momento di ineffabile bellezza è stato Il pianto della Madonna sopra il Lamento di Arianna, che ha visto protagoniste le soprano Silvia Frigato e Mariana Flores, l’una, accompagnata dalla tiorba, che spandeva melodie incredibilmente moderne, nel senso della drammaticità del disegno melodico, dal presbiterio; l’altra riecheggiante dall’altare, sostenuta dalle continuiste, in uno strepitoso disegno spaziale della testura melodica."

(Angela Alessi, Cremona Sera)

Il trionfo del tempo e del disinganno, Teatro Malibran, Venezia
25/05/2023

“Silvia Frigato, Bellezza, figura delicata dalla voce d’acciaio, non si scompone neppure di fronte ai tempi incalzanti richiesti da due arie spezzafiato come “Un pensiero nemico di pace” e, ancora di più, “Voglio tempo”, sostenute a gara con un’orchestra scatenata non per mostrare prodigi, ma per mettere in luce l’inutilità di rincorrere l’andamento inesorabile del tempo. Suggestivo e struggente come un dialogo intimo il duetto “Io vorrei due cori in seno” con Valeria Girardello, Disinganno, mentre la sublime aria finale “Tu del ciel ministro eletto” è più una resa velata di rimpianto che una redenzione sincera.”

(Daniela Goldoni, OperaClick)

“Nel cast vocale primeggiano Silvia Frigato, Bellezza di sfolgorante nitore e fraseggio tornito.”

(Alessandro Cammarano, Le Salon Musical)


“Silvia Frigato ... con timbro luminoso di soprano leggero, eleganza nel fraseggio, destrezza nell’affrontare le agilità e gli acuti...”

(Roberto Campanella, GbOpera)

Orfeo ed Euridice, Teatro La Fenice, Venezia
01/05/2023

“Piena di verve è risultata la prestazione di Silvia Frigato, nel ruolo di Amore – deus ex machina, che imprime un lieto fine alla vicenda –, la quale ha esibito un timbro di adamantina chiarezza e una gestualità adeguata al carattere estroverso del personaggio”

(Roberto Campanella, GbOpera)


“Con la sua vocalità trasparente e luminosa, Silvia Frigato è del tutto a suo agio nella parte di Amore”

(Mario Merigo, Connessi all'Opera)


“Silvia Frigato, predestinata per mezzi e per attitudine a un Amore il più fanciullesco, spensierato, malizioso, ironico insomma, quello giusto.”

(Francesco Lora, L'Ape Musicale)



“Molto positiva anche la prova di Silvia Frigato, Amore mirabile per sensibilità musicale e teatrale.”

(Paolo Locatelli, OperaClick)

L'incoronazione di Poppea Dvd Opus Arte
15/02/2023

“Anche Silvia Frigato è un po’ divina (Amore) e un po’ umana (Valletto), memorabile in entrambe le identità. Deliziosa quando, da valletto, sbeffeggia Seneca, incantevole ... nel duetto amoroso Valletto/Damigella, ...e infine strepitosa come Amore.”

(Daniela Goldoni, OperaClick)

Il Re pastore (Tamiri)
Gran Teatro La Fenice, Venice
February 2019
25/02/2019

“La trepidante Tamiri è resa con sapidi tratti di delicata melanconia da Silvia Frigato”

(Gilberto Mion, Teatro.it)

“Ed è su Tamiri che si accentra l'attenzione del regista, come se fosse il personaggio più interessante della vicenda, facendole trascinare una valigia che contiene la spada che ha ucciso il padre tiranno, quasi un'Elettra che porti sempre con sé l'arma della vendetta. Predominano le voci femminili in questo spettacolo con l'intensa Tamiri di Silvia Frigato”

(Renato Verga, Bachtrack.com)

“L’elemento più attuale è il modo in cui Pizzech disegna il personaggio di Tamiri: una vera e propria profuga, che si trascina dietro una pesante valigia. Si scoprirà alla fine che contiene la spada con cui pensa di vendicarsi di Alessandro. Nulla che sia nel libretto, ma dentro allo spettacolo funziona e serve a irrobustire la drammaturgia di Metastasio senza tradirla. Come funziona la scelta di fare della reale gravidanza dell’interprete del personaggio un ulteriore elemento di pathos.”
“Silvia Frigato è stata una Tamiri introspettiva, a suo agio nella coloratura e capace di un fraseggio di adeguata espressività; il fatto di essere in dolce attesa non sembra avere condizionato la sua vocalità sorvegliata e matura”.

(cesaregalla.it)

“C’est au soprano Silvia Frigato qu’échoient les parties vocales. La chanteuse est ici en terrain connu car le répertoire du Seicento (le dix-septième siècle italien) lui est extrêmement familier – même si elle fait régulièrement quelques incursions dans le répertoire du XVIIIe siècle (Le Roi Pasteur ou La Clémence de Titus, très prochainement à Venise et à Florence), ou encore dans le bel canto (Lisa de La Somnambule, Azema dansSemiramide il y a deux mois à la Fenice de Venise). La chanteuse possède un timbre chaleureux et pur. Sa souplesse vocale lui permet d’élégantes vocalises (« Alla guerra d’amore ») et une ligne de chant épousant avec aisance les contours mélodiques libres et déliés des « Lagrime mie » de Barbara Strozzi. Son art du chant lui autorise de belles tenues de souffle ainsi qu’un legato de qualité – ou encore des sauts de registre maîtrisés dans « Udite amanti » (L’Eraclito amoroso, de la même compositrice). Une très grande attention est portée au dramatisme propre à chacune des pièces, et le désespoir de la Vierge (pressentant le destin tragique de Jésus dans la berceuse de Merula), celui de l’amant ou de l’amante délaissé.e, ou encore la paradoxale jouissance de la souffrance amoureuse s’en trouvent ainsi nettement différenciés. Le soin accordé, à des fins expressives, aux respirations et aux coupes au sein même d’un mot (par exemple sur le mot « sos/pir » dans « Udite amanti ») est particulièrement appréciable. Enfin, qualité pour le moins importante dans ce répertoire où chaque pièce est autant musique que poésie, la diction de la soprano est très claire et le texte toujours parfaitement intelligible.”

(Stéphane Lelièvre, Olyrix.com)

L’Incoronazione di Poppea, Teatro alla Scala, Milano
16/02/2015
“Le ultime parole sono tutte d’elogio. Vanno a Silvia Frigato, un Amore che palesa insieme forbitezza di scuola e brillantezza di carattere”

(www.apemusicale.it, Febbraio 2015)

“Fra di esse emergono l’Amore di Silvia Frigato (si può immaginare questo personaggio con una voce diversa dalla sua?)”

(Gbopera, Febbraio 2015)

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