(Roberto Campanella, GbOpera)

"E in questa occasione, Chaslin dirige con la mano esperta di chi ha già affrontato questa partitura centinaia di volte, con colori accesi e netti, quasi senza sfumature. Rimarca il ruolo di primo piano dell'orchestra, sottolineando ogni intervento strumentale significativo."

(Massimo Contiero, La Nuova)

“Raffinata e attenta ad ogni sfumatura si è confermata, ancora una volta, la direzione di Frédéric Chaslin, nell’affrontare il dovizioso programma della serata. Così nell’ouverture mozartiana – complice una compagine orchestrale inappuntabile sotto ogni aspetto – si è goduta una vera e propria magia del suono con gli ottoni e gli altri fiati, che hanno offerto seducenti, nitide, intonatissime armonie, mentre gli archi si sono dimostrati assolutamente coesi e precisi, con il loro suono perlaceo, nell’affrontare la complessa scrittura contrappuntistica, che come si è detto, caratterizza la seconda parte del brano."

(Roberto Campanella, GbOpera)

“Last but certainly not least, bravo to Frédéric Chaslin, who is not only a fine conductor with an excellent sense of tempo and style for this music, but also really a singers' conductor. Although he is insistent enough not to give into the every whim of the soloist, he understands what they do and does everything possible to support. Under his baton the Staatsoperorchester sounded brilliant, as did the chorus.”

(Chanda VanderHart, Bachtrack)