"Costituisce un lusso per la produzione la presenza di Devid Cecconi, che presta a Sharpless la sua esuberante vocalità, in questo caso opportunamente non messa in cornice, ma anzi piegata alle caratteristiche di un ruolo più lirico rispetto a quelli del repertorio abituale del baritono toscano, risolto con la sottigliezza nel fraseggio e la nitidezza della dizione."

(Fabrizio Moschini, OperaClick)

"Devid Cecconi delinea uno Sharpless benevolo, premuroso e quasi paterno nei confronti della protagonista; la vocalità è sonora e di grana scura, granitica e salda nell’emissione, il portamento è statuario."

(Stefano Balbiani, Connessi all'Opera)

“Devid Cecconi si conferma il solito, credibile vilain, dando vita ad un Gérard molto centrato nella sua dimensione del giacobino dal cuore di panna, destinato a sciogliersi dinanzi alle lacrime di Maddalena e al sangue che imperla la lama della ghigliottina. Non a caso, “Nemico della patria” rimane il passaggio più applaudito della serata.”

(Carlo Dore jr., OperaClick)

“Proprio tali momenti di estremo lirismo risultano ulteriormente sbalzati nel canto di Devid Cecconi che incarna un Michonnet mai sopra le righe né tanto meno patetico e che fa del fraseggio sfumato e ricco di espressività la chiave di lettura di un personaggio spesso sottovalutato perchè appiattito su un costante e lagnoso lamento.”

(Caterina De Simone, Opera Click)

“Del cast spicca su tutti Devid Cecconi: voce vigorosa e solida, sicura nella salita agli acuti, squillanti, dal timbro omogeneo, dizione e musicalità sempre perfette. Il suo Renato di dolcezze perdute sta molto bene nella corte di Boston (meno si accorderebbe a quella svedese)."

(Pierfilippo Baraldi, GbOpera)